Capacità organizzativa e gestionale sono i punti di forza di Santini Costruzioni

La Santini Costruzioni Srl nasce dall’impegno del titolare, Fabio Santini che, dopo anni di esperienza maturata nel mondo cantieristico edilizio, nell’organizzazione tecnica, nella stesura di capitolati e preventivi, nella redazione di contabilità, nello sviluppo di piani economici, nonché nell’analisi dei prezzi e dei costi, nella studio dei materiali e nel rispetto delle normative acustiche, termiche, antisismiche con un interesse personale per fonti alternative e risparmio energetico, a partire dal 2009, a dispetto delle previsioni e dell’andamento del mercato edile, apre una nuova attività dapprima come consulente tecnico e immediatamente dopo, come vera e propria impresa di costruzioni, che poco alla volta, con impegno e costanza, si fa conoscere e apprezzare nel territorio per professionalità e qualità.

Il punto di forza dell’azienda è la capacità organizzativa e gestionale, puntando quasi esclusivamente sul territorio con committenti privati e acquisendo notevoli professionalità nel settore della manutenzione di palazzi storici, edifici condominiali e recupero urbano.

L’azienda matura nel tempo l’esperienza e l’operatività richiesta per i numerosi campi applicativi del settore edile, avvalendosi di personale altamente formato e operando in sinergia con aziende, fornitori e collaboratori altamente selezionati, aventi requisiti e capacità tecniche idonee a operare nel mercato edile, in maniera di venire il più possibile incontro alle esigenze di progettisti e committenti.

Tra i numerosi campi applicativi, ci sono la ristrutturazione energetica con esecuzione delle più moderne e innovative tecniche presenti sul mercato (rivestimenti esterni a cappotto con varie tipologie di materiali, pacchetti completi di coperture termo-ventilate); la ristrutturazione di edifici esistenti, con miglioramento e rinforzo strutturale secondo le leggi vigenti; il restauro conservativo di edifici o parti di edifici di interesse storico artistico, nel pieno rispetto delle tecnologie costruttive e dei materiali esistenti; la costruzione di nuovi edifici, residenziali e non, eseguiti secondo le più innovative tecniche; strutture in carpenteria metallica di qualsiasi genere; scavi e movimenti terra per opere di completamento di edifici esistenti o di nuova costruzione come fognature e sottoservizi, sistemazioni esterne, opere di recinzione; bioedilizia con impiego di tecniche costruttive e di materiali certificati.

“Piccolo o grande, semplice o complesso – racconta Santini – tutti i lavori eseguiti dalla nostra impresa vengono sempre realizzati in maniera puntuale e scrupolosa, ponendo al centro la soddisfazione finale del cliente”.

Santini, com’è nata la sua passione per il settore?

“Il costruire e il restaurare l’ho respirato fin da bambino – racconta Santini – . Mio padre ha seguito tutto il percorso che una volta bisognava fare per arrivare ad una buona pratica di mastro muratore e l’essere figlio d’arte e custode di questo, mi ha spinto a continuare questa arte antica.

Nel tempo ho attivato importanti collaborazioni con studi di architettura, dedicando molta attenzione al problema del restauro e delle ristrutturazioni, sia del costruito e sia dell’urbano, lavorando molto nei centri storici delle città”.

Quali sono le regole alle quali si ispira?

“L’essermi dedicato a lungo a questo tipo d’intervento mi ha dato una serie di regole molto precise; in primo luogo l’attenzione al costruito, al manufatto esistente, che mi fanno cambiare continuamente il mio atteggiamento, con una continua attenzione, che mi ha consentito e mi consente quotidianamente di capire come intervenire, trasformare, quasi dialogare con l’edificio antico, o anche soltanto vecchio.

E capire, o meglio condurre o trovare in questo una risorsa antica del saper costruire, mattone su mattone”.

Quali le più importanti nozioni apprese con l’esperienza?

“Ho capito che non bisogna dare per scontata la conoscenza delle tecniche antiche e della tradizione, perché ogni volta bisogna prendere manufatti delicati e fragili per dare loro una nuova vita.

Per questo con le maestranze ci siamo dati fin dall’inizio criteri precisissimi, senza compromessi, anche se ogni volta ci chiedono di giungere a risultati diversi; e noi sappiamo bene che il nostro lavoro naturalmente è quello di rendere o consegnare un edificio sano, perché ogni volta le questioni sono sempre le stesse: eliminare i cedimenti strutturali, l’acqua piovana o l’umidità di risalita, il degrado degli intonaci, che sono le cause e le motivazioni principali dove si richiede il nostro intervento”.

In che modo il suo lavoro si interfaccia con quello di dei progettisti?

“Il nostro compito è quello di seguire le indicazioni del tecnico, architetto o ingegnere, ma non per questo deve mancare la mia conoscenza e collaborazione in modo tale che il lavoro non vada ad inficiare o contraddire i segni profondi e antichi dell’edificio, che solo chi è del mestiere può vedere.

So che nell’edificio dove mi accingo a lavorare, la mia mano e quella delle maestranze non sarà la prima, ma nemmeno l’ultima, ed è per questo che il più delle volte mi sento custode di quei manufatti, dove altre mani hanno lavorato, e che tutti dobbiamo essere custodi attenti di tecniche e saperi antichi, di manuali tramandati oralmente, e che dobbiamo preservare attentamente”.

Nel link sotto troverete l’articolo apparso sul settimanale “La Voce dei Berici”.

La_Voce_dei_Berici